Pubblichiamo di seguito l’intervista rilasciata da Eleonora Proni a Lugo Notizie in cui, rispondendo alle domande poste, ha parlato di quanto fatto e di quanto sia in programma per la Bagnacavallo dei prossimi 5 anni.
Eleonora Proni chiede fiducia ai cittadini di Bagnacavallo, di cui è sindaca uscente. Nata 49 anni fa e residente a Bagnacavallo, è laureata in Storia contemporanea; dal 1999 è impegnata in ruoli amministrativi legati al territorio; nell’ambito dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, dal 2014 è sindaco referente per Politiche sociosanitarie, Immigrazione e Progetto riorganizzazione Asp. Dal 2018 è vicepresidente della Provincia con deleghe a Bilancio, Personale, Affari generali e legali e Pari opportunità. Dal 2017 al 2018 è stata segretaria provinciale del Partito Democratico, che in questa corsa alla rielezione la accompagna in una coalizione che vede anche le liste civiche “Officina delle idee” e “Bagnacavallo civica”.
Proni, considera l’appuntamento elettorale come una sorta di spartiacque tra il suo primo mandato e il secondo, ovvero, in caso di rielezione con la nuova Giunta andrà a rivedere qualcosa prima di continuare il cammino amministrativo?
“La volontà di candidarmi nasce anche dal desiderio di portare fino in fondo quello che è stato iniziato e di cui naturalmente ho ben chiari i contorni e i percorsi amministrativi e tecnico-politici per riuscire a completarli. Posso assicurare che non si tratta di ‘smania da inaugurazione’, bensì di senso di responsabilità per il coinvolgimento e l’investimento collettivi fatti su progetti importanti che rappresentano un’effettiva svolta per la nostra comunità. Al tempo stesso il percorso sul programma ha fatto emergere nuove idee e proposte che, forti del bagaglio di esperienze costruite in questo mandato, sin da subito cominceremo a concretizzare”.
Dovranno esserci necessariamente cambiamenti nella compagine con cui amministrerà il Comune?
“Innanzitutto devo premettere che chi ha condiviso con me questi cinque anni di esperienza amministrativa ha lavorato con capacità, senso di responsabilità e generosità. Attualmente siamo concentrati sui progetti e non sui nomi, ma in ogni caso si tratterà di persone che svolgeranno questo tipo di incarico con lo stesso spirito di ‘servizio’ alla collettività”.
Campagna elettorale significa enunciazione di promesse a tutto campo dai vari candidati per governare le città; sto notando un po’ ovunque che nei Comuni al voto nella provincia di Ravenna le promesse sono raramente accompagnate dal “come” e “in quanto tempo” verranno mantenute e, siccome si tratta di spendere soldi, con quali risorse si andranno a realizzare le cose. Le chiedo alcuni punti di programma accompagnandoli dal “come”.
“Nel nostro programma sono contenuti progetti e idee costruiti pensando alle esigenze delle persone e del territorio e alla loro concreta possibilità di attuazione. Vale per le infrastrutture che finalmente andremo a realizzare (finanziate da risorse di Comune, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna e Reti Ferroviarie Italiane: tutti importi già impegnati nei bilanci); l’impiantistica sportiva (per gli interventi su palazzetto dello sport, palestra delle scuole elementari, piastra polivalente abbiamo già ottenuto finanziamenti per oltre 1,3 milioni di euro); i contenitori culturali (dopo la restituzione degli spazi del Ridotto del teatro Goldoni, il prossimo tassello del nostro percorso riguarderà l’ampliamento del complesso delle Cappuccine (biblioteca, museo, archivio storico). Il tema delle limitate risorse economiche degli enti locali è reale, a maggior ragione occorre essere capaci di intercettare finanziamenti pubblici – europei, nazionali e regionali – e privati, con proposte e progetti concreti e di qualità. Una delle idee forza del prossimo mandato è quella della rigenerazione urbana, in particolare del centro storico. Indispensabile sarà anche la capacità di ottenere contributi finalizzati ma anche di definire le priorità alle quali dedicare le risorse interne (alienazioni, oneri urbanizzazione, fiscalità locale…)”.
Recentemente lei ha detto: “L’attenzione alla persona, in particolare alle fasce più deboli e al contrasto alla solitudine; la cura del territorio (ad esempio gli interventi previsti su palazzo Abbondanza, sul mercato coperto, l’ampliamento del museo-biblioteca-archivio, la valorizzazione del commercio e delle botteghe artigiane); l’ambiente e la mobilità sostenibile (interventi di sicurezza idraulica, piste ciclabili, collegamenti frazioni-centro, itinerari ambientali e turistici); le future infrastrutture (sottopasso di via Bagnoli, svincolo autostradale di via Albergone); le attività legate a cultura, creatività e turismo; l’impiantistica sportiva”. Qui c’è da spendere tanto: si prende quattro anni e mezzo?
“I tempi della Pubblica amministrazione sono sempre e legittimamente sotto i riflettori. La quantità e l’importanza delle cose che Lei ha elencato è naturale – e comprensibile – che necessitino di tempo. Il nostro impegno è quello di predisporre progetti validi e condivisi, reperire le risorse necessarie alla loro realizzazione e costruire gli atti amministrativi necessari all’avvio di lavori e servizi. Nel mandato che abbiamo ormai alle spalle abbiamo realizzato numerose opere e attività altrettanto necessarie, complesse e che hanno assorbito diversi milioni di euro. Credo che sia la miglior garanzia della nostra capacità di azione”.
Ancora sue parole: “Impegno, responsabilità, servizio, per costruire tutti assieme un territorio sempre più responsabile e creativo: puntare sulle persone. Mi vengono in mente tante opzioni: ci chiarisca meglio: significa, forse, mettersi completamente nelle mani del volontariato?
“Il volontariato è un’opportunità e una forza fondamentale per il nostro territorio. Puntare sulle persone significa senz’altro valorizzarlo, ma non mi riferivo solo a questo. Ogni decisione, ogni scelta che un’amministratore è chiamato a fare è più forte se costruita dopo un ascolto reale di istanze e problemi ma anche e soprattutto di idee. La partecipazione porta con sé responsabilità. Se penso a tematiche sensibili come ambiente, sicurezza e salute, il coinvolgimento della cittadinanza, in termini di informazione ma anche di apporto di competenze, diventa ogni giorno più necessario e arricchente”.
Il candidato di Lega e Centrodestra punzecchia “sull’annosa questione legata alla realizzazione del famoso sottopassaggio (di Via Bagnoli), ad ora ancora non cantierizzato, nonostante il fatto che sia stato dipinto dall’amministrazione del sindaco Proni come cosa già fatta” e sul “sistema di videosorveglianza del centro, promesso innumerevoli volte dalla Giunta del sindaco Eleonora Proni, ma finora mai realizzato”. Quanto tempo ci vorrà per vedere le opere compiute, oppure ripensate?
“Sfido chiunque a trovare traccia di mie dichiarazioni non corrispondenti alla realtà delle cose. Non ho mai negato la difficoltà di definire la scelta progettuale più opportuna e di reperire le tante risorse necessarie per la realizzazione del progetto ‘sottopasso’. Nell’ultimo anno siamo riusciti a chiudere la fase autorizzativa e progettuale dell’opera. Il prossimo anno, come già anticipato, partiranno i lavori. Sulla videosorveglianza non mi è chiara la polemica. Il nostro Comune è stato uno dei primi ad installare questo tipo di strumentazione, che è stata poi implementata e riammodernata nel tempo. Ora abbiamo più di 50 videocamere attive, oltre al nuovo sistema di varchi realizzato con gli altri Comuni dell’Unione della Bassa Romagna. Mancano all’appello tre nuove videocamere i cui lavori sono in via di affidamento”.
Da sindaca uscente si sente qualche colpa per “il venire meno della sicurezza dei cittadini e il senso di abbandono da parte delle istituzioni provato da questi” (è un’altra osservazione del suo avversario Zannoni)?
“Investimenti in videocamere, varchi, box, sicurezza stradale, pubblica illuminazione, manutenzioni e contrasto al degrado. Assemblee e incontri con i cittadini, lavoro con le scuole sulla legalità e contro il gioco d’azzardo. Sostegno alle persone che rischiano di rimanere escluse. Contrasto al lavoro nero e a ogni forma di abusivismo. Tutto questo è lavoro “fatto” e soprattutto faro per le diverse politiche realizzate. Amministrare significa assumersi e gestire delle responsabilità. Occorre avere l’umiltà di ascoltare le opinioni degli altri e comprenderne le preoccupazioni. La sicurezza è senz’altro uno dei temi oggi più sentiti ed è anche uno dei fondamentali principi di cittadinanza. Per questo è inaccettabile ogni forma di strumentalizzazione con argomenti pretestuosi, quando non falsi”.
Le dispiace che non si sia trovato un accordo con “È Sinistra Unita”? Dà loro appuntamento in caso di ballottaggio?
“Il mio impegno politico, e credo anche la mia storia, si collocano in un’area ben precisa. Ritengo perciò che fosse auspicabile trovare un punto di incontro sui contenuti dei programmi e sui valori di riferimento. Non è andata così. Ora il nostro lavoro è mirato a convincere e motivare il maggior numero di persone sulla validità della nostra proposta e sul buon operato di questa amministrazione. Lasciando aperto il dialogo con tutte le forze politiche che si collocano nell’area del centrosinistra”.
Chi “disturba” maggiormente “Uniti per Bagnacavallo”, il centrosinistra o il centrodestra?
“Nei Comuni sopra i 15mila abitanti, dove cioè è previsto il doppio turno, è evidente che il proliferare delle candidature favorisce il ballottaggio. ‘Uniti per Bagnacavallo’ è storicamente una forza di centro, che ha un proprio elettorato e porta avanti le proprie istanze. Ai suoi rappresentanti in Consiglio comunale in questi cinque anni riconosco di aver svolto il proprio ruolo di opposizione in modo civile e costruttivo”.
Ritiene che nella notte tra il 26 e il 27 maggio, quando si conosceranno i risultati delle Europee a Bagnacavallo, si avrà anche un quadro delineato delle Amministrative?
“Si potrà avere un’indicazione importante delle tendenze di voto, ma le elezioni amministrative restano ‘un fatto a sé’. Il voto al Sindaco è per sua natura legato al territorio e alle persone”.
Come impiegherà questi ultimi giorni di campagna elettorale? A convincere persone, oppure altro?
“La campagna elettorale è una bellissima occasione di incontro e confronto. In queste settimane stiamo svolgendo un lavoro intenso ed entusiasmante, che ci permette di entrare in contatto con tantissime persone e di ascoltare le loro idee. Tutto questo non cambia il fatto che sono il sindaco di tutti i cittadini di Bagnacavallo e continuerò a ricoprire questo ruolo con correttezza e impegno fino all’ultimo giorno”.